A causa della rivoluzione digitale il mondo del lavoro è decisamente cambiato. L’avvento delle nuove tecnologie ha trasformato nel profondo molti settori, portando sia alla scomparsa di alcuni lavori che alla nascita di altri.
Ultimamente c’è però una tecnologia in particolare che sta mescolando nuovamente le carte in tavola, ossia l’AI. Oggi lavorare con l’intelligenza artificiale non è più una cosa da film di fantascienza, ma una realtà vera e propria. Quali sono però le figure legate a questo ambito? E soprattutto, di che cosa si occupano nel concreto? Nei prossimi paragrafi troverai delle risposte approfondite alla domanda, con qualche consiglio utile nel caso voglia percorrere questa strada
Professioni per lavorare con l’intelligenza artificiale: quali sono
L’intelligenza artificiale sta portando dei cambiamenti importanti in diversi settori, da quello finanziario a quello medico. Tralasciando le singole specializzazioni, esistono alcune professioni che di base sono profondamente legate allo sviluppo dell’AI e senza il quale questa tecnologia non potrebbe continuare la sua evoluzione.
Le 3 principali professioni per lavorare con l’intelligenza artificiale sono:
- Data Scientist
- Machine Learning Specialist
- Digital Transformation Manager
Queste tre ovviamente non sono le uniche professioni che permettono di lavorare con l’intelligenza artificiale, dato che se ne possono aggiungere molte altre come gli addetti alla cybersicurezza o i data analyst. Tuttavia i Data Scientist, i Machine Learning Specialist e Digital Transformation Manager cooperano in modo essenziale allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale dando un contributo su più livelli.
Come vedremo tra pochissimo, infatti, il Data Scientist è colui che consente di elaborare i dati che verranno poi utilizzati dall’AI. A seguire vi è il Machine Learning Specialist che costruisce invece la struttura e l’algoritmo di fondo necessari per permettere ai sistemi di intelligenza artificiale di esistere. A seguire, infine, vi è il ruolo del Digital Transformation Specialist che si occupa di trovare un modo per poter integrare questi nuovi sistemi all’interno di aziende e organizzazioni, permettendogli così di diffondersi.
Senza queste figure probabilmente l’AI oggi non sarebbe così sviluppata come lo è oggi. Ed ecco dunque perché chi vuole lavorare con l’intelligenza artificiale spesso punta proprio a queste professioni, di cui ti parliamo meglio nei paragrafi qui sotto.
Lavorare con l’intelligenza artificiale come Data Scientist
La benzina che permette alle tecnologie di intelligenza artificiale è principalmente una: i dati. Senza di esse sarebbe impossibile lavorare con l’intelligenza artificiale perché tutto parte esattamente da qui. È quindi questo il motivo per cui la figura del Data Scientist risulta così importante.
Il Data Scientist si occupa infatti di:
- Raccogliere i dati.
- Preparare i dati e “ripulirli”, in modo che possano essere compresi dal sistema di AI
- Analizzare i dati in output, così da programmare gli aggiornamenti per migliorare il funzionamento delle tecnologie AI.
Per fare ciò vengono quindi richieste delle ottime competenze di statistica e matematica, ma anche di programmazione e di utilizzo dei software per la raccolta e l’elaborazione dei dati, come ad esempio SQL. Si tratta ovviamente di abilità tecniche che richiedono una preparazione adeguata, che prevede l’iscrizione a corsi di studio specifici come l’ITS Big Data.
Tale percorso, per quanto richieda comunque un grosso impegno, è capace di dare enormi soddisfazioni. Senza il lavoro di un Data Scientist, infatti, non si potrebbero ottenere i dati strutturati che l’AI utilizza per operare in modo efficiente. Se si possiede perciò una particolare predisposizione per le scienze statistiche, allora questo potrebbe rappresentare una perfetta occasione per lavorare con l’intelligenza artificiale.
Lavorare con l’intelligenza artificiale come Machine Learning Specialist
Un altro lavoro strettamente correlato all’intelligenza artificiale è quello del Machine Learning Specialist la cui occupazione è strettamente legata allo sviluppo dei sistemi di apprendimento automatico.
Il compito principale del Machine Learning Specialist è infatti quello di creare algoritmi che permettono ai sistemi di AI di utilizzare i dati (selezionati e forniti dal Data Scientist) al fine di utilizzarli a degli scopi ben precisi. Tali scopi possono essere, ad esempio, il riuscire a trovare soluzioni a problemi o a fare previsioni, il tutto passando attraverso l’individuazione di pattern presenti tra le varie informazioni.
Riassumendo, un Machine Learning Specialist si occupa di:
- Sviluppare algoritmi di apprendimento automatico.
- Addestrare i sistemi di intelligenza artificiale, migliorandone le prestazioni.
- Effettuare test per verificare il corretto funzionamento dei sistemi.
Per fare tutto ciò il Machine Learning Specialist deve avere ovviamente delle profonde conoscenze nell’ambito della programmazione, applicata ovviamente al settore dell’Intelligenza Artificiale, e nello specifico al Machine Learning. Pertanto il percorso formativo prevede l’iscrizione a corsi professionali post-diploma altamente specializzati come l’ITS Artificial Intelligence & Machine Learning Specialist.
È proprio attraverso percorsi di studio di questo genere che si possono così apprendere tutti i fondamenti teorici e pratici per costruire dei sistemi programmati sulla base di esigenze ben definite, consentendo così di fatto di lavorare con l’intelligenza artificiale.
Lavorare con l’intelligenza artificiale come Digital Transformation Manager
Quando si parla dei lavori legati all’intelligenza artificiale spesso ci si concentra molto sulla parte più “tecnica”, dimenticando però l’importanza dello studio di una strategia di applicazione pratica. Che senso avrebbe, infatti, creare dei sistemi di intelligenza artificiale se poi non si sa per cosa utilizzarli?
Se le professioni di Data Scientist e Machine Learning Specialist vanno a coprire le fondamenta strettamente tecniche, il Digital Transformation Manager è la figura strategica che permette all’AI di diffondersi di fatto nelle aziende, nelle organizzazioni e di conseguenza nella quotidianità delle persone. Un esempio che coinvolge tutti? Basta pensare agli assistenti vocali installati sui nostri smartphone, come Siri e Google Assistance.
In pratica, i compiti del Digital Transformation Manager sono:
- Analizzare la struttura di un’azienda e capire in che modo l’intelligenza artificiale può essere integrata per migliorarne i processi produttivi (es. implementazione della sicurezza, automatizzazione di compiti ripetitivi…).
- Definire una strategia di innovazione digitale, tracciandone le varie tappe e coordinandone lo sviluppo.
- Formare il personale, attraverso l’organizzazione di incontri e lezioni per insegnare a dirigenti e dipendenti come utilizzare al meglio le tecnologie dell’intelligenza artificiale che sono state integrate, così da sfruttarle appieno.
Nella pratica quindi il Digital Transformation Manager è colui che si occupa di gestire il cambiamento organizzativo necessario per poter utilizzare le nuove soluzioni di intelligenza artificiale. Senza il suo ruolo di ponte tutte le innovazioni tecnologiche rischierebbero di non essere sfruttate, rimanendo così solo parte di un lavoro di ricerca.
Questo delicato compito richiede una serie di conoscenze ampie, che vanno dalla comprensione degli strumenti digitali e di AI fino alla capacità di pianificare strategie, gestire budget e coordinare il lavoro di altri collaboratori. Le competenze richieste per tale ruolo sono sia tecniche (programmazione, data analyst…) sia manageriali. Pertanto chi sceglie di lavorare con l’intelligenza artificiale come Digital Transformation Manager ha generalmente alle spalle una formazione tecnica, come ad esempio un diploma ITS Industrial Digital Transformation Specialist, a cui si aggiungono le conoscenze in ottica di project management.
Intelligenza artificiale e lavoro: quali professioni scompariranno?
Molti si chiedono come lavorare con l’intelligenza artificiale, ma in realtà bisogna anche parlare di quella che da alcuni viene considerata come “l’altra faccia della medaglia”, ossia i posti di lavoro che l’AI potrebbe togliere.
Secondo diverse teorie (ma anche dati concreti) ci sono infatti delle professioni che con il diffondersi delle nuove tecnologie, AI inclusa, potranno pian piano diventare meno comuni, fino quasi a scomparire.
Alcuni dei lavori che probabilmente scompariranno con l’intelligenza artificiale sono:
- Gli addetti alla data entry, dato che saranno sostituiti da sistemi di automazione.
- I cassieri, rimpiazzati dai robot in grado di riconoscere da soli i prodotti e gestire i pagamenti.
- Gli impiegati amministrativi e contabili, i cui compiti potranno essere completamente automatizzati da appositi software.
Tutto ciò, in realtà, non dovrebbe però scatenare particolari preoccupazioni. Se è vero che secondo le stime effettuate nel 2020 dal World Economic Forum i posti di lavoro che verranno sostituiti entro il 2025 dall’AI saranno circa 85 milioni, saranno ancora di più quelli che si andranno a creare. Nello stesso tempo, infatti, si ipotizza che i nuovi posti saranno 97 milioni, ossia ben 12 milioni in più rispetto a quelli persi.
La diffusione dell’intelligenza artificiale rappresenta dunque una sfida, ma anche un’opportunità per rinnovarsi ed entrare all’interno di un settore che presenta ottimi orizzonti professionali. Le figure del Data Scientist, del Machine Learning Specialist e del Digital Transformation Manager sono solo una parte di questo ecosistema, che in futuro si amplierà ancora, rappresentando così un’occasione preziosa per chi ambisce a lavorare con l’intelligenza artificiale.