Prendere una decisione su cosa fare dopo il diploma è complicato, ma scegliere cosa fare dopo il liceo scientifico diventa ancora più arduo. Il motivo, come sicuramente già molti studenti ed ex-studenti avranno avuto modo di vivere in prima persona, è dovuto alle forti aspettative che ruotano intorno a chi frequenta tale tipologia di scuola.
Dopo il diploma scientifico, infatti, in molti si aspettano che la strada “obbligata” sia l’iscrizione all’università, specialmente a corsi attinenti alla matematica, alla biologia, alla chimica, alla fisica o all’ingegneria. Eppure, come vedremo tra poco, esistono tante altre alternative.
Ecco quindi che questo articolo si rivolge proprio a chi sta cercando di capire cosa fare dopo il liceo scientifico, anche senza università, e senza precludersi perciò nessuna possibile esperienza.
Dopo il liceo scientifico: quali sono le opzioni?
Rispetto agli istituti professionali, i licei sono noti per offrire una formazione più teorica, che meglio si adatta quindi a preparare gli studenti a una futura iscrizione all’università, soprattutto a indirizzo scientifico. Eppure, in realtà, questa è solo una delle tante possibili strade che si hanno a disposizione.
Dopo il liceo scientifico è infatti possibile:
- Iscriversi all’università
- Iscriversi a un ITS
- Trovare lavoro
Tutte queste opzioni sono aperte a chiunque abbia un diploma di liceo scientifico. Ovviamente ognuna ha i suoi pro e i suoi contro, che variano in realtà moltissimo alle proprie esigenze personali. Cerchiamo quindi di capire meglio in che cosa consistono e quali possono essere i punti a favore (o sfavore).
Iscriversi all’università dopo il liceo scientifico
La maggior parte degli studenti liceali, non solo di indirizzo scientifico, dopo il diploma opta per l’università. Nel 2020 le statistiche indicavano infatti che i neolaureati provenivano per ben il 75,4% dal liceo, di cui ben il 41,3% proprio dal liceo scientifico.
Tale percentuale sale inoltre in modo cospicuo se si considerano solo i laureati triennali delle facoltà scientifiche. In tal caso la percentuale di coloro che provengono da un liceo scientifico sale al 61,1% del totale (nel corso di Ingegneria industriale e dell’informazione arrivano persino al 68,7%!).
Generalmente dopo il liceo scientifico i corsi universitari più quotati sono proprio quelli in:
- Ingegneria
- Matematica
- Economia
- Chimica
- Fisica
- Informatica
- Biologica
- Medicina e altre professioni sanitarie
- Veterinaria
Non mancano tuttavia anche gli studenti che optano per altre facoltà a indirizzo umanistico, come psicologia, scienze politiche o scienze della comunicazione. Ciò che è bene sapere, infatti, è che con un diploma di liceo scientifico è possibile iscriversi a qualsiasi università.
La scelta della facoltà dovrebbe perciò in primis dipendere da quelli che sono i propri interessi principali. Quello che invece bisognerebbe sempre tenere in conto, a prescindere dal corso che si predilige, è sempre l’impostazione degli studi universitari.
L’università viene generalmente considerata un ambiente stimolante dal punto di vista formativo, dove però bisogna aspettarsi anche parecchie ore di lezioni teoriche e un numero di ore dedicate alla pratica più ridotto. Pertanto tale strada potrebbe essere poco adatta a chi cerca un’impostazione di degli studi differenti e, magari, anche più breve e meno dispendiosa. La maggior parte dei corsi ha infatti una durata minima triennale, se non addirittura quinquennale per alcune lauree a ciclo unico.
L’impegno viene tuttavia ripagato con un diploma che ha generalmente un alto valore nel mondo del lavoro e che in alcuni casi rappresenta un requisito imprescindibile. Se la vostra aspirazione è quella di svolgere professioni che richiedono per legge l’iscrizione a un albo come quello dei medici o degli ingegneri, accessibili solo con una laurea, allora l’iscrizione all’università dopo il liceo scientifico diventa una strada indispensabile.
Iscriversi a un ITS dopo il liceo scientifico
Secondo le ultime statistiche sono sempre di più i neodiplomati che al “cosa fare dopo il liceo scientifico” rispondono iscrivendosi agli ITS, acronimo di Istituti Tecnici (o meglio dire tecnologici) Superiori.
Ma cosa sono gli ITS? Per chi non lo sapesse, si tratta di corsi di studio post diploma riconosciuti dal MIUR che prevedono percorsi della durata solitamente di due anni. A differenza dell’università hanno un’impostazione più pratica grazie alla presenza di laboratori e tirocini in azienda che possono arrivare a occupare quasi la metà del monte ore di formazione previste.
I corsi proposti dagli ITS sono diversi e possono variare in base all’indirizzo. Esistono infatti sei differenti ambiti di specializzazione. Ognuno presenta poi al suo interno dei corsi di natura differente, ma che nella maggior parte dei casi risultano interessanti per chi proviene da un liceo scientifico.
I sei diversi ambiti degli ITS sono:
- Efficienza energetica
- Mobilità sostenibile
- Nuove tecnologie della vita
- Nuove tecnologie per il Made in Italy
- Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo
- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Come è possibile intuire, tutti gli indirizzi di ITS presentano una forte affinità con le materie di indirizzo scientifico, oltre ad avere un carattere molto attuale. Per fare un esempio, l’ITS Angelo Rizzoli (che rientra nel ramo delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) propone corsi di informatica come l’ITS Network and Cloud o l’ITS Cyber Defence che spesso vengono scelti proprio da chi proviene da un liceo scientifico.
Se si è quindi alla ricerca di un’alternativa all’università dall’impostazione più pratica ma che rilasci comunque un titolo di valore, allora gli ITS sono una strada da considerare qualora si sia ancora in dubbio su cosa fare dopo il liceo scientifico.
Lavorare dopo il liceo scientifico: gli sbocchi possibili
Nonostante la preparazione offerta dal liceo scientifico sia decisamente più improntata verso la teoria, il diploma di liceo scientifico permette comunque di iniziare a lavorare subito dopo la maturità.
Iniziare a lavorare invece che continuare a studiare ha sia lati positivi che negativi. Tra i pro c’è sicuramente la possibilità di ottenere una certa indipendenza economica, mentre tra i contro figura invece l’impossibilità e/o la forte difficoltà a trovare impiego in certi ruoli.
Tra i lavori che è possibile fare con un diploma di liceo scientifico ci sono:
- L’impiegato contabile
- Il tecnico informatico
- Sales account
- Assistente di laboratorio
- Assistente di studio dentistico
Ovviamente un minimo di formazione per svolgere tali ruoli viene sempre richiesta, motivo per cui inizialmente ci saranno possibilità molto maggiori di trovare contratti per tirocini o in apprendistato, rispetto che altri in grado di offrire maggiore stabilità a lungo termine.
Tuttavia iniziare a lavorare subito dopo il liceo scientifico non deve essere vista come una scelta a tempo indeterminato. Sono infatti molti anche coloro che, non sapendo ancora bene cosa fare dopo il liceo scientifico, optano prima per lavorare un anno o più. Ciò permette di fare un’iniziale esperienza sul campo, per poi scegliere in base alle proprie impressioni in che settore continuare gli studi.
E se le materie scientifiche non ti piacciono?
L’iscrizione alla scuola superiore viene fatta quando si ha appena 14 anni. È dunque normale e comune, quindi, che al termine del percorso di studio scelto i propri interessi possano essere cambiati.
Non bisogna perciò sentirsi in colpa se una volta concluso il liceo scientifico ci si rende conto che le materie di indirizzo, come la matematica o la biologia, non sono ciò che si desidera approfondire. Il fatto di avere un diploma di liceo scientifico non preclude inoltre dalla possibilità di prendere un’altra strada, voltando verso materie umanistiche e artistiche.
Come già detto inizialmente, con un diploma di liceo scientifico è possibile iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria o ITS, optando anche per percorsi che indirizzeranno verso lavori più creativi. A prescindere da ciò che si ha studiato in passato, ogni strada rimane aperta: quello che realmente conta è solo scegliere ciò che realmente ti appassiona.
Per il colloquio, invece, non è richiesta una preparazione specifica. Sarà tuttavia importante essere in grado di rispondere alle domande poste dai responsabili delle selezioni dimostrando una forte motivazione e una propensione allo studio delle materie previste nel programma di studi. Pertanto bisognerà dare prova di avere consapevolezza del percorso per cui ci si candida e dei possibili sbocchi di lavoro, parlando anche di sé e delle proprie ambizioni, il tutto dimostrando delle buone capacità dialettiche e interpersonali.
Altre informazioni utili da sapere sui test d’ingresso ITS
Le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione dei test d’ingresso ITS possono variare non solo in base all’istituto e al corso scelto, ma anche di anno in anno. Per non farsi trovare impreparati è dunque di fondamentale importanza consultare i bandi aggiornati pubblicati sui canali ufficiali dell’ITS presso il quale si vuole sostenere la prova.
Per partecipare alle selezioni è richiesta l’invio di una domanda di ammissione alle selezioni che deve avvenire nelle modalità e nei tempi riportati sul bando, pena l’esclusione dalla prova. È inoltre obbligatoria l’invio di una scansione del diploma o di altri titoli. I candidati che non hanno ancora conseguito il titolo di studio possono comunque inoltrare la propria domanda allegando un’autocertificazione, che dovrà poi essere successivamente integrata.
In fase di invio della domanda è raccomandabile candidarsi a più di un percorso presso lo stesso ITS, indicando un ordine di preferenza. Così facendo è possibile aumentare le possibilità di essere ammessi in almeno una delle opzioni indicate.
Per qualsiasi altra domanda o curiosità sui test d’ingresso ITS il consiglio rimane comunque sempre quello di contattare direttamente le segreterie delle fondazioni, così da ricevere una risposta chiara ai propri dubbi.