Systems Analyst: cosa fa e quali sono le prospettive di carriera (con dettagli stipendi)

Al giorno d’oggi qualsiasi azienda, indipendentemente dalla dimensione, necessita di avere un sistema informatico più o meno complesso la cui gestione viene affidata a un professionista ben specifico: il Systems Analyst. Noto anche con l’appellativo di “Analista di Sistema”, questa figura diventa ogni giorno sempre più fondamentale. La progressiva digitalizzazione e l’avvento dell’industria 4.0 ha infatti reso i sistemi informatici di un’azienda un elemento essenziale per lo svolgimento anche delle più comuni attività quotidiane.  Per comprendere perciò meglio l’importanza di questa professione, oltre che per rispondere a qualche curiosità relativa a prospettive di carriera e guadagni, ti invitiamo quindi a leggere i prossimi paragrafi. 

Cosa fa un Systems Analyst?

Il System Analyst è un professionista con ottime conoscenze informatiche incaricato della manutenzione dei sistemi aziendali. Di fatto è dunque il responsabile dei sistemi informatici di un’azienda perché il suo compito è quello di assicurarsi che siano sempre efficienti e funzionali.  La funzionalità, ovviamente, non deve essere valutata unicamente dal punto di vista tecnico, ma anche sulla base di quelle che sono le esigenze degli utenti che andranno a utilizzare tale sistema. L’analista di sistema deve quindi confrontarsi spesso con i lavoratori di un’azienda e con i suoi clienti per verificare che le applicazioni informatiche siano capaci di rispondere ai bisogni operativi.  Possiamo quindi dire che un Systems Analyst si occupa di:
  • Analizzare lo stato di salute di un sistema, in modo da individuare eventuali criticità.
  • Monitorare il corretto funzionamento dei sistemi sistema.
  • Risolvere eventuali problemi tecnici, intervenendo tempestivamente in caso di urgenze.
  • Aggiornare i sistemi, sia attraverso interventi di manutenzione “ordinaria” che implementando nuove soluzioni innovative.
  • Formare chi utilizzerà i sistemi, come dipendenti, fornitori o clienti, illustrando loro tutte le funzionalità e il modo corretto per adoperarli.
È dunque scorretto credere che un analista di sistema sia un semplice tecnico informatico. Durante le ore di lavoro gran parte del suo tempo viene dedicato al miglioramento complessivo della qualità dei sistemi, che spesso prevede anche il coinvolgimento e il confronto con altre figure. Per fare un esempio, può capitare che un Systems Analyst si accorga durante alcuni test di alcune falle nei sistemi di sicurezza. In tal caso potrà intervenire in collaborazione di un Cyber Security Specialist, salvaguardando così l’azienda da minacce informatiche dagli esiti dannosi. 

Sbocchi lavorativi

Al giorno d’oggi essere una Systems Analyst significa avere infiniti sbocchi lavorativi. Come anticipato nell’introduzione ormai tutte le aziende dispongono di sistemi informatici interni.  Questi ultimi permettono, a seconda delle singole necessità, di svolgere una lunga lista di attività: dalla gestione di un magazzino a quella della contabilità, fino alla vera e propria gestione di processi di produzione industriali. Pertanto chi lavora come analista di sistemi può ritrovare a lavorare in settori diversi, di piccole e grandi dimensioni. In genere gli sbocchi lavorativi di un System Analyst sono tre, ossia:
  • Le aziende di consulenza informatica
  • I reparti IT interni di aziende o industrie
  • Aziende private 
  • Enti pubblici 
Chi ricopre il ruolo di System Analyst per conto di aziende di consulenza avrà sicuramente la possibilità di interfacciarsi anche con più realtà contemporaneamente. Diverso invece è il caso di chi sceglie la via delle aziende private o della pubblica amministrazione, dove invece  è più probabile ritrovarsi nella condizione di lavorare su un singolo progetto, che spesso però può assumere dimensioni molto grandi e complesse. 

Come diventare Systems Analyst?

Per diventare un Systems Analyst sicuramente l’esperienza gioca un ruolo decisivo. Prima ancora, però, è importante avere un’ottima formazione di base che passa nella maggior parte dei casi attraverso lo studio dell’informatica. La maggior parte dei Systems Analyst sono infatti persone che hanno scelto di studiare informatica dopo il diploma, ad esempio laureandosi in informatica pura o in ingegneria informatica. Quella dell’università, quindi, è solo una delle strade che è possibile intraprendere per poter fare carriera nel settore. Ultimamente, infatti, sono stati istituiti nuovi corsi professionali post-diploma che cercano di compensare quella parte “pratica” di cui le università spesso sono carenti. Si tratta nello specifico di corsi come l’ITS Industrial Digital Transformation Specialist, ideato proprio per fornire in soli due anni tutte le competenze necessarie per lavorare come Analista di Sistemi.  Il vantaggio di questa tipologia di corsi, oltre alla durata decisamente più breve di soli due anni, è dato proprio dalle opportunità di stage. Di 2000 ore di lezione previste, infatti, quasi la metà sono erogate come stage dando così l’opportunità di fare subito pratica sul campo. Di base le competenze tecniche che un Systems Analyst deve avere sono:
  • Project Management
  • Linguaggi di programmazione
  • Acquisizione e analisi dei dati
  • Principi di costruzione, disegno e architettura di soluzioni digitali 4.0
  • Tecnologie Cloud
  • Automazione e robotica
  • Cybersecurity
Per verificare perciò se un percorso di studi è attinente a formare i nuovi Systems Analyst è fondamentale accertarsi che tali materie siano presenti all’interno del programma di studi. Ovviamente, poi, vanno aggiunte anche una serie di competenze trasversali, non propriamente tecniche, ma legate più all’attitudine caratteriale intrinseca in ogni persona. Tra le soft skills richieste ai Systems Analyst ci sono:
  • Problem solving
  • Comunicazione, essenziale sia per dialogare con tutti gli stakeholder, dagli altri tecnici, ai dirigenti, fino ai clienti. 
  • Gestione del tempo
Per concludere va infine citata la conoscenza dell’inglese a livello professionale, che prevede la capacità di utilizzare correttamente i termini tecnici, utili specialmente qualora si lavori per realtà internazionali. 

Stipendio Systems Analyst: guadagni netti e lordi

In Italia la remunerazione media di un Systems Analyst è all’incirca di 1500€ al mese netti, esclusi eventuali bonus. Tale cifra però è per l’appunto una media, che include al suo interno il calcolo delle paghe per contratti in stage.  Osservando solo i dati relativi ai dipendenti, invece, la media aumenta notevolmente. In generale lo stipendio di base per un Systems Analyst con contratto da dipendente parte dai 28 mila euro lordi annui, aumentando poi gradualmente in base all’esperienza.  Chi lavora in grandi aziende e chi ha diversi anni di lavoro alle spalle può tranquillamente arrivare a guadagnare anche sui 40 mila euro annui, corrispondenti perciò all’incirca a oltre 2 mila euro al mese.  Si può perciò affermare che, se si sceglie di investire del tempo per formarsi come analista di sistemi, tutti gli sforzi verranno poi sicuramente ripagati.