Cosa fare dopo il diploma: 3 percorsi e i consigli per scegliere

Sommario Cosa fare dopo il diploma

Oltre alla destinazione del viaggio di maturità, arriva sempre il momento in cui bisogna scegliere cosa fare dopo il diploma. A primo impatto si tende a generalizzare suddividendo il tutto in due possibilità: continuare a studiare o iniziare a lavorare.

Eppure, come vedremo, le sfaccettature e i bivi che si possono intraprendere sono molti di più. Come scegliere la migliore? Vediamolo insieme nei prossimi paragrafi di questo articolo, tenendo però a mente una consapevolezza importante: non c’è nulla di male a rivedere i propri passi, a prescindere da qualsiasi punto del percorso ci si trovi adesso.

Le 3 principali strade dopo il diploma

Cosa fare dopo il diploma 3 strade dopo il diploma 1

Quando si termina un percorso di studi superiori, sia che si tratti del liceo o di un istituto professionale, le strade principali che si aprono all’orizzonte sono solitamente 3.

Dopo il diploma puoi infatti scegliere di:

  • Continuare a studiare
  • Iniziare a lavorare
  • Prendere un anno sabbatico

 

Come vedremo tra poco, però, ognuna di queste opzioni presenta numerose altre scelte correlate. Alla base a condizionare nella decisione spesso è il percorso di studi dal quale si proviene. Vi è infatti una differenza tra la formazione che si riceve presso un liceo e una scuola professionale di secondo grado, come ad esempio un istituto alberghiero, agrario o commerciale.

Il liceo, infatti, ha un’impostazione più teorica volta a preparare gli studenti a un proseguimento degli studi a livello universitario. Naturalmente ci sono anche qui delle diverse declinazioni: il liceo scientifico, ad esempio, è più improntato a indirizzare verso facoltà come ingegneria, chimica, matematica o economia. Allo stesso modo un liceo classico verterà più intorno a materie letterarie e umanistiche, un liceo linguistico allo studio delle lingue e un liceo sociopsicopedagogico alla psicologia.

Gli istituti professionali, al contrario dei licei, offrono una preparazione molto più pratica e con delle specializzazioni ben definite. In totale gli istituti professionali contano 11 indirizzi di studio che sono:

  • Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane
  • Pesca commerciale e produzioni ittiche
  • Industria e artigianato per il Made in Italy
  • Manutenzione e assistenza tecnica
  • Gestione delle acque e risanamento ambientale
  • Servizi commerciali
  • Enogastronomia e ospitalità alberghiera
  • Servizi culturali e dello spettacolo
  • Servizi per la sanità e l’assistenza sociale
  • Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: odontotecnico
  • Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico

L’obiettivo è quindi quello di preparare gli studenti a entrare direttamente nel mondo del lavoro in contesti affini all’indirizzo scelto. Ad esempio, chi ha frequentato un istituto professionale alberghiero potrà inserirsi nella ristorazione mentre chi invece ha conseguito il diploma agrario potrà proporsi nell’ambito agricolo.

Eppure, nonostante sia in parte vero che i licei e gli istituti professionali siano orientati verso due strade differenti, non vi sono limitazioni che impediscono di cambiare rotta. Il primo consiglio, quindi, è quello di non farsi condizionare da scelte fatte in passato. È vero, chi ha frequentato un liceo magari avrà un metodo di studio che faciliterà il proseguimento del percorso formativo accademico, ma ciò non vuol dire che lo stesso percorso sarà precluso a chi ha un diploma professionale. Viceversa si può dire per ciò che riguarda l’ingresso nel mondo del lavoro: per un diplomato professionale questa strada sarà più semplice, ma ciò non toglie che anche un ex-studente liceale possa percorrerla.

Proseguire gli studi dopo il diploma

Cosa fare dopo il diploma Cosa scegliere dopo gli studi 1

Una delle opzioni più comuni quando si sceglie cosa fare dopo il diploma è il proseguimento degli studi. Il primo pensiero è quasi sempre rivolto all’università, anche se questa in realtà non è l’unica opzione.

Se vuoi continuare a studiare dopo il diploma le strade disponibili sono almeno 4, ossia:

  • Università
  • ITS, acronimo di Istituti Tecnici Superiori o Istituti Tecnologici Superiori
  • Percorsi AFAM – Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica
  • Corsi IFTS – Istruzione e Formazione Tecnica superiore

 

 

 

 

Ognuno di questi percorsi presenta naturalmente delle variabili di diverso genere, non solo in termini di impostazione di studio, materie e durata ma anche ciò che riguarda gli sbocchi professionali futuri. Andiamo quindi a capire meglio le caratteristiche di ognuno così da aiutarti a capire meglio cosa fare dopo la maturità nel caso tu voglia continuare a studiare.

Università: come funziona, durata e percorsi di studio

Cosa fare dopo il diploma Universita caratteristiche 1

L’università è la prima cosa che viene in mente quando si sceglie cosa studiare dopo la maturità. Esistono moltissimi percorsi universitari, tutti con un denominatore comune: fornire un’istruzione ispirata ai principi di autonomia e responsabilità. Questo significa che lo scopo dell’università è fornire le conoscenze necessarie per potersi inserire in contesti lavorativi dove è richiesta la capacità di elaborare le informazioni in modo critico.

Il sistema italiano prevede che vi siano 3 tipologie di percorsi universitari:

  • Le lauree triennali, della durata di 3 anni
  • Le lauree magistrali, della durata di 2 anni e conseguibili solo se prima si ha perseguito una laurea triennale
  • Le lauree a ciclo unico, della durata di 5 o 6 anni

Esistono poi altri percorsi di specializzazioni ottenibili dopo la laurea, sempre tenuti nelle università, che sono i master universitari e i dottorati di ricerca. Entrambi permettono di accedere a carriere specifiche, tra cui anche quella accademica.

È inoltre importante sapere che l’università è divisa in dipartimenti e facoltà, ossia in specifiche aree di interesse che variano in base alle materie di studio. Tra i corsi di laurea se ne trovano di svariato genere, come quelli in ambito sanitario, ingegneristico, informatico, e umanistico-letterario.

Ogni percorso di laurea prevede la frequenza di un certo numero di corsi durante l’anno al termine del quale bisogna svolgere un esame che permette di ottenere dei Crediti Formativi Universitari (CFU). Il conseguimento di tutti i crediti permette così di poter accedere alla cerimonia di laurea, ottenendo il titolo di studio.

Per alcune professioni il possesso di un titolo di laurea è obbligatorio. Di conseguenza, se si hanno già le idee chiare su quale lavoro si vorrebbe svolgere, è consigliabile accertarsi fin da subito se è richiesta una laurea per poter esercitare il ruolo.

Tuttavia l’università può essere scelta anche senza necessariamente avere un’idea futura di ciò che si vorrà fare “da grandi”. Uno dei vantaggi dell’università è infatti quello di fornire una serie di conoscenze e informazioni generali in una materia che poi si potranno andare ad approfondire anche direttamente sul lavoro, sia con corsi professionalizzanti che con tirocini. Se si opta per l’università il consiglio è quindi quello di basare la propria scelta sulle materie che suscitano il proprio interesse, cercando poi di applicarle concretamente negli ambiti a cui si aspira.

L’unica nota importante da fare è relativa alla scuola dalla quale si proviene. È errato dire che solo chi ha un diploma liceale può frequentare l’università. L’istruzione universitaria, infatti, è aperta a tutti. Chi proviene da un istituto professionale ha sempre in ogni caso la possibilità di iscriversi a un corso di laurea. Sarà solo importante avere consapevolezza che si tratterà di un percorso di studio che probabilmente sarà molto più teorico e meno pratico rispetto a quello affrontato in precedenza.

ITS: cos’è e perché sceglierlo dopo il diploma

Cosa fare dopo il diploma ITS caratteristiche 1

Gli ITS sono spesso considerati un’alternativa all’università, anche se ciò non esclude che i due percorsi possano coesistere tra loro. Prima però, onde evitare di andare fuori tema, capiamo meglio cosa sono gli ITS, che è l’acronimo di Istituti Tecnici Superiori, anche se sarebbe più corretto definirli Istituiti Tecnologici Superiori.

In pratica gli ITS, ufficialmente riconosciuti dal Miur, sono delle scuole di formazione post diploma che offrono percorsi di studio di alta specializzazione tecnica in ambiti come la comunicazione, l’informatica e il design. A differenza delle università hanno una durata che solitamente è di 2 anni, ma soprattutto presentano un alto numero di ore di tirocinio svolte direttamente sul campo.

Lo scopo degli ITS è quindi quello di formare delle figure tecniche già pronte a inserirsi in contesti lavorativi specifici. Secondo le normative, infatti, almeno il 30% delle ore di formazione deve avvenire in azienda, mentre la metà dei docenti proviene direttamente dalle aziende.

Ecco quindi perché gli ITS sono percorsi di studio consigliati a tutti coloro che prediligono una formazione concreta e pratica, che li possa in poco tempo preparare a un ingresso sicuro nel mondo del lavoro. Gli ITS presentano infatti degli ottimi tassi di occupazione post diploma: circa l’80% dei diplomati ITS in tutta Italia lavora a tempo pieno a un anno dal termine degli studi.

Tra gli altri vantaggi degli ITS va poi segnalato il peso economico. Trattandosi di fondazioni a partecipazione pubblica i costi sono molto contenuti e sono numerose le opportunità per poter richiedere delle esenzioni, sia per il reddito che per merito.

L’ITS è quindi un percorso che da valutare qualora si voglia continuare a studiare ma non si è attratti dall’università, sia perché si prediligono delle materie di studio differenti e sia perché si preferisce un’impostazione più pratica.

Percorsi AFAM – Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica

Cosa fare dopo il diploma AFAM caratteristiche 1

Il sistema AFAM, ossia di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica è un percorso di formazione post diploma incentrato nello studio delle belle arti, della danza e di ambiti correlati alla musica e allo spettacolo. A livello legale il titolo di studio è equiparabile a quello universitario.

In Italia tra gli istituti che rientrano nel sistema AFAM ci sono:

  • Le Accademie di Belle Arti
  • L’Accademia Nazionale di Arte Drammatica
  • L’Accademia Nazionale di Danza
  • I conservatori di musica
  • Gli ex Istituti musicali pareggiati
  • Gli Istituti superiori per le Industrie Artistiche

La durata degli studi nelle istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale è variabile ma parte da un minimo di 3 anni di studio, mentre i costi sono variabili in base alle fasce di reddito.

Dato che la preparazione che offrono è direttamente rivolta all’inserimento nel mondo dello spettacolo, dell’arte, della danza e della musica, gli AFAM sono consigliati a chi ha il forte desiderio di inserirsi in contesti del genere. È quindi un tipo di formazione altamente specializzata che si rivolge solo a coloro che dopo il diploma vogliono dedicarsi allo studio esclusivo di tali materie.

Corsi IFTS: la strada dell’istruzione e Formazione Tecnica superiore

Cosa fare dopo il diploma IFTS caratteristiche 1

I corsi IFTS, ossia di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, sono la risposta a chi non sa cosa fare dopo il diploma perché non vuole iniziare subito a lavorare, ma allo stesso tempo preferisce non dedicare molti anni allo studio. Sotto questo punto di vista gli IFTS sono quindi un giusto compromesso.

La strada dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore prevede infatti un solo anno di formazione suddiviso in due semestri per un totale di circa 800/1200 ore. L’obiettivo è quello di fornire delle competenze professionali per lo svolgimento di una professione specifica in uno di questi 7 ambiti:

  • Agroalimentare
  • Manifattura e artigianato
  • Meccanica impianti e costruzioni
  • Cultura, informazione e tecnologie informatiche
  • Servizi commerciali
  • Turismo e sport
  • Servizi alla persona

Si tratta quindi a tutti gli effetti di una “formazione professionalizzante” che fornisce in breve tempo tutte le competenze teoriche e pratiche per lo svolgimento di determinati lavori. Non a caso almeno il 30% delle ore di formazione vengono erogate sotto forma di tirocini, mentre i docenti devono provenire direttamente per almeno il 50% da figure già esperte e con all’attivo esperienze sul campo.

Per poter ottenere un diploma IFTS è obbligatoria la frequenza di un numero minimo di ore di lezione. Se tutte le prove vengono superate con successo si ottiene allora un Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore che permette di iniziare subito a inserirsi nel contesto lavorativo che si ha approfondito.

Il sistema degli istituti IFTS ha inoltre il vantaggio di essere gestito dalle Regioni, motivo per cui esistono numerose agevolazioni economiche per l’iscrizione. Alcuni di questi corsi sono gestiti direttamente dagli ITS, come accade nel caso dell’ITS Angelo Rizzoli di Milano che offre corsi per studiare informatica dopo il diploma.

Lavorare subito dopo il diploma

Cosa fare dopo il diploma Lavoro dopo il diploma 1

Il proseguimento degli studi dopo il diploma non è un percorso obbligatorio per tutti. Secondo un’indagine svolta da AlmaLaurea gli studenti diplomati che hanno deciso di proseguire con l’università sono stati il 71,7%, dei quali poi il 6,6% ha abbandonato gli studi dopo il primo anno.

L’alternativa a un percorso di studi post diploma, sia che si tratti dell’università che di un Istituto Tecnico Superiore, è quindi l’ingresso diretto nel mondo del lavoro. Sempre secondo la stessa indagine a scegliere questa strada sono per la maggior parte i diplomati degli istituti tecnici e professionali, mentre tra i liceali la percentuale tende a calare.

La motivazione è semplice: gli istituti tecnici e professionali di secondo grado sono incentrati sull’insegnamento di conoscenze spendibili direttamente sul lavoro, sia all’interno aziende che in veste di lavoratori autonomi. Diversa è invece la situazione per chi deve scegliere cosa fare dopo il liceo, in quanto il programma di studio è volto a fornire delle conoscenze di base in ottica di un proseguimento degli studi.

In ogni caso, sia che si esca da un istituto tecnico che da un liceo, trovare lavoro subito dopo il diploma è possibile in entrambi i casi. Tuttavia, specialmente per coloro che hanno un diploma di maturità liceale, è consigliabile inizialmente proporsi per esperienze di stage, così da acquisire le nozioni pratiche utili per lo svolgimento del lavoro futuro.

Prima, però, è fondamentale decidere che lavoro fare dopo la maturità. Tra i lavori senza laurea più richiesti e anche ben pagati ci sono quelli nell’ambito digitale, come il programmatore, il web designer e l’analista dei dati. I lavori digitali, infatti, non hanno l’obbligo di laurea, anche se un percorso di studi di breve durata come quello proposto dagli ITS offre un vantaggio notevole.

Se si vuole lavorare subito dopo il diploma il consiglio è quindi quello di investire del tempo nella ricerca della mansione che più rispecchia i propri interessi, che può passare dall’essere un quella di social media manager, idraulico, estetista, agente immobiliare o altro ancora. L’importante è non cadere nell’errore di credere che non sia necessaria una minima formazione, specialmente negli anni iniziali. Ecco perché potrà quindi cercare di ottenere delle posizioni in stage o in apprendistato, puntando poi più avanti a un contratto indeterminato o alla libera professione.

In tutto ciò, nelle prime fasi di ricerca, non va inoltre dimenticato il ruolo fondamentale del curriculum, dove inserire non solo le informazioni sul proprio percorso di studi ma anche i dettagli delle proprie soft skills. Le soft skills sono le abilità e le competenze personali che raccontano i lati del proprio carattere. Possono essere ad esempio l’autonomia, la capacità di adattamento agli imprevisti e l’intraprendenza. Queste caratteristiche sono molto ricercate dalle aziende, motivo per cui ti consigliamo di metterle in risalto se si sceglie di cercare lavoro subito dopo il diploma.

Prendere un anno sabbatico dopo il diploma

Cosa fare dopo il diploma Anno sabbatico 1

Sono sempre di più gli studenti che dopo la maturità decidono di prendere un anno sabbatico. L’anno sabbatico, chiamato anche gap year, non è altro che un periodo di stop in cui si interrompe la normale routine che si sta vivendo.

Possono prendere un anno sabbatico sia gli studenti che scelgono per un po’ di interrompere gli studi, che i lavoratori che per un certo periodo decidono di mettere in pausa la propria carriera. Lo scopo di questo stop non è però quello di non fare nulla, ma di investire il tempo a disposizione in nuove attività e nuovi stimoli, cercando di capire che investimenti si vogliono fare per il proprio futuro.

L’anno sabbatico può quindi essere un momento di riflessione molto profondo per chi non sa cosa fare dopo il diploma perché aiuta a comprendere meglio se stessi e le proprie aspirazioni. Il gap year viene spesso scelto dai neo diplomati quando non si sa quale strada intraprendere: onde evitare di investire tempo e risorse economiche in percorsi universitari o di formazione superiore di cui non si è sicuri, si vira così verso un anno sabbatico.

Come dicevamo prima, l’anno sabbatico non deve quindi essere percepito come un momento di puro ozio, ma di scoperta del mondo. Durante l’anno sabbatico si può:

  • Imparare una lingua (magari viaggiando all’estero)
  • Fare volontariato
  • Frequentare corsi di vario genere, dall’artigianato alla programmazione

Il fatto di vivere esperienze nuove, viaggiare e svolgere attività diverse può fornire conoscenze e stimoli utili per capire a cosa si ambisce veramente. Scegliere cosa fare dopo il diploma non è mai una decisione semplice e di conseguenza anche l’opzione di prendersi un anno sabbatico merita di essere presa in considerazione purché non venga vissuta come una mera vacanza.

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