Studiare informatica dopo il diploma: come e dove farlo

Sommario Studiare informatica dopo il diploma

L’informatica è un settore tanto affascinante, quanto complesso. All’interno di questo termine possiamo infatti identificare innumerevoli sfaccettature, a cui si ricollegano svariate e molteplici competenze.

Se il tuo sogno è quindi quello di studiare informatica dopo il diploma e intraprendere una carriera in questo mondo, allora ci sono alcuni punti su cui consigliamo di informarti. Non si tratta solo di capire bene che cos’è l’informatica e quali sono gli ambiti di specializzazione, ma di conoscere già in anticipo le possibili difficoltà e gli sbocchi lavorativi, così da non farti trovare impreparato nel caso in cui tu ti voglia avvicinare a questo affascinante settore.

Che cos’è l’informatica?

5 principali ambiti dell’informatica dopo il diploma

Nel linguaggio di tutti i giorni con il termine informatica ci si rivolge in modo generale sia ai dispositivi elettronici e alle loro applicazioni, che alla capacità di saperli utilizzare. In realtà, secondo la definizione più tecnica, l’informatica è la scienza che studia i processi di elaborazione delle informazioni (logaritmi) al fine di utilizzarli per risolvere problemi di vario tipo, che possono andare da una semplice addizione fino, ad esempio, a sistemi di sicurezza automatici per le auto. Tra le altre applicazioni più “pratiche” rientra anche quella dello studio dei vari linguaggi di programmazione, necessari per elaborare e descrivere le informazioni, oltre alla costruzione vera e propria di software in grado di leggerli.

Queste precisazioni, nonostante possano sembrare banali, sono importanti da conoscere nel caso in cui si voglia studiare informatica dopo il diploma. In molti, erroneamente, credono infatti che studiare informatica equivalga a costruire un computer o imparare ad utilizzare software e applicazioni.

Al contrario l’informatica è un mondo ancora più complesso e spesso un po’ astratto, ma con svariate applicazioni pratiche. Conoscere tutte le sfaccettature nel dettaglio è praticamente impossibile, pertanto il consiglio è sempre quello di scegliere un settore dell’informatica in cui specializzarsi.

Tra i 5 principali ambiti dell’informatica troviamo: 

  1. Iot, acronimo di Internet of Things
  2. AI e Machine learning (strettamente correlate)
  3. Sviluppo software
  4. Big Data
  5. Cybersicurezza

Naturalmente questi non sono gli unici rami esistenti, ma rappresentano quelli più richiesti a livello professionale. Andiamo quindi ad approfondirli nel dettaglio, così da capire che cosa trattano e quali sono le mansioni lavorative correlate.

1. Iot – Internet of ThingS

 

Studiare IoT dopo il diploma

L’Internet of Things (IoT), tradotto letteralmente come “internet delle cose” descrive un settore dell’informatica che si occupa di interconnettere gli oggetti che fanno parte della nostra quotidianità. Non ci riferiamo perciò solamente ai computer o ai cellulari, tramite i quali quotidianamente accediamo a internet, bensì a dei veri e propri “smart objects”, ossia una categoria in cui rientrano automobili, oggetti di arredamento, dispositivi sanitari o macchine per l’industria.

Le applicazioni pratiche dell’Internet of Things sono praticamente infinite e possono rappresentare delle semplici comodità, come ad esempio dei contatori del gas che comunicano automaticamente i consumi, fino a diventare dei veri e propri dispositivi di sicurezza (pensiamo allo stesso contatore, in grado di rilevare eventuali fughe metano estremamente pericolose).

Chi si specializza in questa nuova branca, la cui prima nomenclatura ufficiale risale solo al 1999, ha quindi la possibilità di lavorare in settori disparati tra cui l’automotive, l’industria l’agroalimentare, le smart city, la domotica per le smart home e altro ancora. In termini pratici ci si potrà quindi occupare sia dello sviluppo e dell’implemento di soluzioni IoT, che della consulenza per capire quali sono i reali bisogno e proporre i software e i dispositivi adatti.

2. AI e Machine learning

Studiare AI e Machine learning dopo il diploma

L’AI (Intelligenza Artificiale) e il Machine Learning sono due branche strettamente correlate tra di loro: l’una non potrebbe infatti esserci senza l’altra.

La prima, ossia l’AI, è un settore dell’informatica che si occupa di realizzare algoritmi in grado di simulare l’intelligenza umana, così da permettere alle macchine di pensare e svolgere azioni proprio come se fossero delle vere persone. La seconda invece, e cioè il Machine Learning, può essere considerata un “sottoramo” dell’AI che permette ai sistemi di Intelligenza Artificiale di evolversi e apprendere automaticamente.

Insieme, quindi, l’AI e il Machine Learning consentono di creare strumenti in grado di analizzare la realtà fornendo delle analisi dei dati precise in tempi brevissimi. Chi sceglie di studiare informatica dopo il diploma e di specializzarsi in AI e Machine Learning può quindi trovare lavoro all’interno di società di consulenza ICT, startup e aziende manifatturiere che vogliono ottimizzare i processi di produzione industriale. Un altro sbocco lavorativo da non trascurare è anche quello nelle agenzie di marketing: la capacità che ha l’AI di analizzare e fornire report su moli di dati enormi, confrontandoli tra di loro, aiuta infatti a migliorare le performance di campagne pubblicitarie e i tassi di conversione delle vendite, specialmente per gli ecommerce.

3. Sviluppo Software

Studiare Sviluppo Software dopo il diploma

Quando si parla di sviluppo di software ci si riferisce senza dubbi al settore dell’informatica più conosciuto, nonché al più “ambito” da tutti. Sono infatti moltissimi gli studenti che ogni anno scelgono di studiare informatica dopo il diploma al fine di imparare i linguaggi di sviluppo e diventare appunto “sviluppatori”.

Lo sviluppo software però non include soltanto il processo di programmazione del software stesso, ma anche la sua progettazione iniziale e le successive implementazioni, comunemente chiamate aggiornamenti.

Chi impara a sviluppare software solitamente tende a specializzarsi in nicchie ben definite che possono essere:

  • Programmazione Front End,
  • Programmazione Backend
  • Programmazione Mobile
  • Programmazione Security
  • Programmazione Game

La base di partenza rimane però universalmente lo studio dei linguaggi di programmazione informatica, con possibilità di trovare lavoro all’interno di software house, agenzie di comunicazione, società di servizi IT e aziende di consulenza informatica.

4. Big Data

Studiare Big Data dopo il diploma

I Big Data rappresentano una delle facce dell’informatica che ultimamente si sta facendo sempre più interessante, sia per chi sceglie di studiarli che per le aziende interessate alle loro applicazioni concrete.

Con il termine “Big Data”, come è semplice intuire, ci si riferisce a quantità di dati gigantesche che possono contenere informazioni estremamente variabili tra di loro e che arrivano a velocità crescente. La branca dell’informatica che si occupa dei Big Data ha come obiettivi quelli di riuscire a intercettare questi dati, immagazzinarli, analizzarli e metterli in interazione tra di loro al fine di apportare dei benefici.

Tra i possibili vantaggi e risvolti dell’analisi dei Big Data ci sono:

  • Nell’industria: l’ottimizzazione dei flussi di produzione e la riduzione dei costi manifatturieri
  • Nella sanità: la scoperta della diagnosi in tempi più brevi
  • Nella finanza: l’identificazione immediata di frodi
  • Nel marketing: il miglioramento dell’esperienza di acquisto, ad esempio tramite la proposta di prodotti che rispecchiano i propri bisogni e gusti
  • Nella logistica: l’efficientamento dei i servizi di trasporto per ridurre i consumi e l’inquinamento

Questi ultimi sono solo alcuni dei possibili esempi di applicazione dei Big Data. Scegliendo di focalizzarsi nello studio di questa branca si potrà trovare poi un’occupazione in società di consulenza ICT, aziende finanziarie, di marketing, di comunicazione o in grandi colossi industriali.

5. Cybersicurezza

Studiare Cybersicurezza dopo il diploma

Sarà forse per via dei numerosi film di spionaggio hollywoodiani, ma il settore della cyber sicurezza informatica è attualmente tra i più affascinanti dell’informatica. La cybersicurezza è infatti il campo che si occupa di proteggere gli strumenti digitali da possibili attacchi esterni, finalizzati ad esempio al furto di informazioni o al danneggiamento dei sistemi di funzionamento di dispositivi e tecnologie informatiche.

L’esperto di cybersicurezza non solo respinge gli attacchi hacker, ma progetta ed elabora nuovi sistemi di protezione per evitare che ciò accada, rendendo i sistemi più resilienti. Le applicazioni della cybersecurity vanno quindi dal ramo della pubblica amministrazione, della finanza e delle aziende private.

Si tratta dunque di una professione molto di nicchia e complessa, per la quale non a caso sono stati istituiti appositi corsi, esattamente come nel caso dell’ITS Cyber Defence Specialist presso la Fondazione Angelo Rizzoli di Milano. Le responsabilità a cui si vanno incontro scegliendo di studiare informatica dopo il diploma per poi specializzarsi in cybersicurezza sono alte e richiedono pertanto una forte convinzione e passione.

Dove studiare informatica dopo il diploma: università, ITS o corsi online?

I Requisiti per studiare informatica dopo il diploma

Ora che hai un quadro più chiaro sui principali settori della materia e dei relativi sbocchi, è arrivato il momento di capire dove è meglio studiare informatica dopo il diploma. La scelta varia in base a diversi fattori, primo tra tutti proprio l’ambito scelto, ma anche il livello di qualifica che si vuole ottenere.

Possiamo individuare 3 diverse tipologie di scuole dove studiare informatica:

  • Università
  • ITS, ossia Istituti Tecnici Superiori
  • Corsi online

Studiare informatica all’università

Pro e Contro di studiare Informatica all’università

L’università è sicuramente l’opzione più gettonata se si sceglie di studiare informatica dopo il diploma. In Italia ci sono diversi centri di eccellenza universitari in questo campo, come ad esempio il Politecnico di Milano, che offrono sia percorsi di laurea in informatica pura che in ingegneria informatica.

Solitamente le università offrono una formazione molto teorica, soprattutto durante la triennale, che invece inizia a diventare sempre più approfondita con la successiva iscrizione a un corso di laurea magistrale. Pertanto se si sceglie di studiare informatica all’università bisogna essere consapevoli che la durata minima degli studi sarà di 5 anni, con la possibilità eventualmente di proseguire con un dottorato.

L’iscrizione è aperta a tutti coloro che possiedono un diploma di maturità di qualsiasi genere (classico, tecnico, professionale), anche se solitamente nel corso degli studi possono risultare più avvantaggiati coloro che provengono dai licei, in particolare quello scientifico. Le facoltà di informatica, infatti, richiedono delle buone basi di matematica, a prescindere da quello che sarà poi l’ambito in cui ci si vorrà specializzare.

Riassumendo i pro e i contro di studiare informatica all’università abbiamo:

  • Pro
    • Ottenimento di un diploma di laurea riconosciuto dal MIUR
    • Formazione teorica ampia su diversi ambiti dell’informatica
    • Possibilità di accesso a master e dottorati
    • Maggior appetibilità per le aziende
  • Contro
    • Costi elevati (tasse di iscrizione, materiali e in alcuni casi necessità di affittare un alloggio)
    • Poca esperienza sul campo e carenza di esercitazioni pratiche
    • Durata del percorso di studi molto lunga

Studiare informatica all’ITS

Pro e Contro di studiare Informatica all’ITS dopo il diploma

Tra le scuole riconosciute dal MIUR, e che quindi permettono di conseguire un diploma ufficiale a tutti gli effetti, vi sono anche gli ITS, una sigla che indica il nome di Istituti Tecnici Superiori.

Nella pratica gli ITS sono delle scuole post-diploma che offrono percorsi di studi di 2 anni (più raramente di 3) improntati soprattutto sulla pratica. Per legge, infatti, le ore di lezione devono essere erogate per un minimo del 30% sotto forma di tirocini in azienda al fine di iniziare ad applicare fin da subito le nozioni teoriche insegnate in aula.

Attenzione però: non tutti gli ITS offrono corsi di informatica, in quanto alcuni di questi sono specializzati in altri settori come l’agroalimentare, la meccanica e la moda. Tuttavia quelli che rientrano nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione mettono a disposizione percorsi di studio in nicchie specifiche dell’informatica.

È ad esempio il caso dell’ITS Angelo Rizzoli di Milano che con i suoi corsi in Cyber Defence, Big Data, AI & Machine Learning, Network & Cloud e Software Architect copre tutti settori dell’informatica che abbiamo citato all’inizio di questo articolo.

Pro e dei contro di studiare informatica in un ITS: 

  • Pro
    • Percorso di breve durata
    • Costi ridotti (il contributo medio è di € 1.000 l’anno, ma sono previste numerose esenzioni)
    • Numerose ore dedicate a laboratori pratici e tirocini
    • Tassi di occupazione post diploma più alti (in media 85% per i diplomati ITS contro il 60% per i laureati)
  • Contro
    • Nessuna possibilità di potersi poi iscrivere a master e dottorati
    • Impossibilità di accedere ai posizioni che richiedono ingegneri informatici o altre figure laureate magistrali
    • Minor approfondimento di basi teoriche in fisica e matematica

Scopri di più sugli ITS

Studiare informatica con corsi online

Pro e Contro di studiare corsi online di informatica dopo il diploma

In alternativa all’università e agli ITS, nel caso in cui si voglia studiare informatica dopo il diploma, vi è a disposizione anche la strada dei corsi online. Basta una semplice ricerca su internet per scoprire che sono numerosissimi, con costi, durata e programmi molto diversi tra di loro.

In questi casi scegliere può quindi diventare difficile. Sarebbe innanzitutto raccomandabile iniziare a escludere quei corsi che insegnano unicamente a utilizzare i software, senza però dare nozioni di informatica pura. Dopodiché ci si può quindi concentrare nella ricerca di corsi che offrono insegnamenti ben specifici nell’ambito di proprio interesse, informandosi sui programmi, sui i requisiti richiesti per iscriversi e così via.

Generalmente è meglio diffidare dei corsi troppo economici o che promettono di insegnare nozioni complesse in poche ore. Se scelti con le giuste verifiche, i corsi online di informatica possono comunque essere una soluzione comoda per imparare a conoscere la materia, anche a livello avanzato. L’importante è partire già con delle idee ben chiare sulle nozioni che si vogliono studiare, così da specializzarsi al meglio nell’ambito di proprio interesse.

Ecco perché i pro e i contro di studiare informatica con dei corsi online sono:

  • Pro
    • Nessun vincolo di spazio, i corsi si possono seguire anche da casa
    • Maggiore flessibilità nella gestione dello studio (utile soprattutto per gli studenti lavoratori)
    • Possibilità di rivedere le lezioni e i concetti più complessi
  • Contro
    • Diplomi spesso senza nessun riconoscimento legale
    • Necessità di avere un’ottima connessione internet
    • Tassi di abbandono molto alti per mancanza di motivazione

Quanto è difficile studiare informatica?

Qualora sceglierai di studiare informatica dopo il diploma, indipendentemente dal tipo di scuola per cui opterai, ti sarà utile essere già in possesso di alcune competenze che potranno facilitarti il percorso.

Studiare informatica infatti non è semplice, e partire preparati con alcune basi spesso aiuta a non rimanere indietro con i programmi.

Per i corsi di informatica all’università e presso gli ITS sono richieste delle conoscenze di:

  • Matematica
  • Logica
  • Lingua inglese

Queste tre materie non solo saranno di aiuto durante gli studi, ma saranno richieste anche durante gli eventuali test d’ingresso.

Di conseguenza chi proviene da un liceo scientifico o da un istituto tecnico a indirizzo informatico potrà essere in parte avvantaggiato. Ciò comunque non toglie a chiunque la possibilità di scegliere di studiare informatica anche se si è in possesso di un diploma di maturità classica, artistica o in altre materie umanistiche.

Se la prospettiva di doverti interfacciare troppo con la matematica ti spaventa, allora può essere una buona soluzione iscriversi a corsi ITS in informatica dall’impostazione più pratica, evitando al contrario le facoltà di ingegneria.

In definitiva possiamo quindi affermare che studiare informatica dopo il diploma per alcuni può risultare più difficile di altri, ma che con una buona base di partenza e una forte motivazione si sarà sicuramente in grado di raggiungere ottimi risultati.

Per il colloquio, invece, non è richiesta una preparazione specifica. Sarà tuttavia importante essere in grado di rispondere alle domande poste dai responsabili delle selezioni dimostrando una forte motivazione e una propensione allo studio delle materie previste nel programma di studi. Pertanto bisognerà dare prova di avere consapevolezza del percorso per cui ci si candida e dei possibili sbocchi di lavoro, parlando anche di sé e delle proprie ambizioni, il tutto dimostrando delle buone capacità dialettiche e interpersonali.

Altre informazioni utili da sapere sui test d’ingresso ITS

Le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione dei test d’ingresso ITS possono variare non solo in base all’istituto e al corso scelto, ma anche di anno in anno. Per non farsi trovare impreparati è dunque di fondamentale importanza consultare i bandi aggiornati pubblicati sui canali ufficiali dell’ITS presso il quale si vuole sostenere la prova.

Per partecipare alle selezioni è richiesta l’invio di una domanda di ammissione alle selezioni che deve avvenire nelle modalità e nei tempi riportati sul bando, pena l’esclusione dalla prova. È inoltre obbligatoria l’invio di una scansione del diploma o di altri titoli. I candidati che non hanno ancora conseguito il titolo di studio possono comunque inoltrare la propria domanda allegando un’autocertificazione, che dovrà poi essere successivamente integrata.

In fase di invio della domanda è raccomandabile candidarsi a più di un percorso presso lo stesso ITS, indicando un ordine di preferenza. Così facendo è possibile aumentare le possibilità di essere ammessi in almeno una delle opzioni indicate.

Per qualsiasi altra domanda o curiosità sui test d’ingresso ITS il consiglio rimane comunque sempre quello di contattare direttamente le segreterie delle fondazioni, così da ricevere una risposta chiara ai propri dubbi.