Cerchi un’alternativa all’università? Ecco 5 soluzioni valide

Sommario Alternativa all'università

Finita la maturità, si apre un mondo. Tra le opzioni più contemplate su cosa fare dopo il diploma c’è sicuramente il proseguimento degli studi. Circa il 70% dei ragazzi sceglie di iscriversi all’università. Questa però è davvero la strada giusta per tutti? Se ti piacerebbe proseguire la tua formazione ma cerchi un’alternativa all’università, allora siamo sicuri che in questo articolo troverai alcuni spunti per una strada diversa ma perfetta per te.

Infatti, per quanto gli atenei italiani siano validi, l’offerta dei corsi non sempre rispecchia le attitudini di tutti, sia per ciò che riguarda le materie affrontate che per l’impostazione delle lezioni, che spesso è molto incentrata sulla teoria. Inoltre un percorso universitario ha una durata media di cinque anni, ossia una quantità di tempo non indifferente.

Ecco dunque che in fase di scelta non vanno sottovalutate le alternative all’università, anche perché spesso, come vedremo tra poco, una ricerca sulle varie opzioni disponibili può aprire le porte a delle strade nuove ed entusiasmanti.

Quali sono le alternative all’università in Italia?

5 alternative all’università

A dispetto di ciò che molti credono, in Italia esiste più di un’alternativa all’università. In particolare quelle riconosciute dall’ordinamento nazionale e dal MIUR, ossia dal Ministero dell’Istruzione, sono ben 5.

In totale le alternative all’università sono: 

  • ITS – Istituti di formazione tecnica superiore
  • AFAM – Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica
  • SSML – Scuole Superiori per Mediatori Linguistici
  • IFTS – Istruzione e Formazione Tecnica superiore
  • Accademia Militare

Ognuna di queste strade prevede materie di studio e durate differenti, ma tutte sono accomunate dal fatto di offrire una formazione solida e specializzata indirizzata verso il mondo del lavoro. Andiamo quindi a vedere subito cosa le caratterizza e quali sono le peculiarità che rendono tali scuole delle valide alternative all’università.

ITS – Istituti di formazione tecnica superiore

Alternativa all'università ITS

Gli ITS, acronimo di Istituti Tecnici Superiori, sono delle scuole post-diploma ad alta specializzazione. Tuttavia il termine corretto per definirli sarebbe in realtà quello di “Istituti Tecnologici Superiori”. Il motivo è dato dal fatto che l’offerta formativa degli ITS è fortemente incentrata nell’insegnamento di skills fruibili nell’ambito dei nuovi lavori digitali.

Questa tipologia di istituti è attiva in Italia dal 2010 ed è ufficialmente riconosciuta dal MIUR tra gli enti di livello post-secondario a carattere non universitario. I percorsi, che hanno una durata dai 2 ai 3 anni, si suddividono in diverse aree di interesse che vanno dalla comunicazione, all’efficienza energetica fino alla mobilità sostenibile.

Al termine degli studi si riceve quindi il diploma di “Tecnico Superiore”, un titolo valido anche per la partecipazione a concorsi pubblici. Proprio per tali motivi gli ITS possono essere considerati a tutti gli effetti delle valide alternative all’università, specialmente se si vanno ad analizzare i dati occupazionali. In media il 95% degli ex-studenti ITS trova un’occupazione in meno di un anno dal termine degli studi, con punte di eccellenza fino al 100% per alcuni ITS in Lombardia.

Di conseguenza la scelta di un percorso del genere è da prendere in considerazione nel caso in cui si è alla ricerca di un percorso post diploma che garantisca:

  • Un’offerta dei corsi aggiornata e incentrata sull’utilizzo delle nuove tecnologie
  • Una formazione molto pratica (per legge almeno il 30% delle ore di lezione negli ITS devono essere erogata sotto forma di tirocini)
  • L’inserimento diretto nel mondo del lavoro

Scopri di più sugli ITS

Va inoltre segnalato, per chi fosse ancora in dubbio su che strada intraprendere dopo il diploma, che iscriversi a un ITS non preclude la possibilità di conseguire in futuro anche una laurea. Anzi, in alcuni casi può rappresentare un vantaggio aggiuntivo. I crediti dei corsi ITS possono infatti essere riconosciuti come crediti universitari, dando così l’opportunità di integrare le due strade unendo il lato più tecnico e pratico degli Istituti Tecnici Superiori con quello più teorico dell’università.

Università e ITS contemporaneamente

AFAM – Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica

Alternativa all'università Istituti AFAM

Con la sigla “AFAM” ci si riferisce agli istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. Come è facilmente intuibile dal nome, quindi, gli AFAM sono focalizzati nell’insegnamento di materie come la pittura, la scultura, il teatro e la musica. Pertanto sono un’alternativa all’università da prendere in considerazione solo se si ha un forte interesse nei confronti delle materie artistiche, in quanto gli insegnamenti sono specialistici e “sfruttabili” solo all’interno di questo campo.

All’interno della categoria degli AFAM troviamo quindi istituti come:

  • I conservatori di musica
  • Le accademie delle belle arti
  • Gli ISIA, istituti superiori per le industrie artistiche
  • Gli istituti superiori di studi musicali
  • L’Accademia nazionale di danza a Roma
  • L’Accademia nazionale d’arte drammatica a Roma
  • L’Accademia internazionale di teatro a Roma

Nonostante vengano visti come strade alternative, dal punto di vista giuridico sono in realtà equiparabili a tutti gli effetti alle università. Al termine degli studi presso gli AFAM viene infatti erogato un titolo di livello universitario. Paradossalmente, però, a differenza di quanto accade con gli ITS, può essere più difficile riuscire a far riconoscere negli atenei italiani i CFA, crediti formativi accademici, convertendoli in CFU, ossia i crediti formativi universitari.

Per ciò che riguarda invece l’impostazione degli studi, gli AFAM prevedono dei percorsi della durata di 5 anni, suddivisi nella formula 3+2. Al loro termine gli sbocchi sono naturalmente quelli relativi all’ambito artistico, offrendo l’opportunità di diventare lavoratori dello spettacolo con ruoli come quelli da musicisti o attori di teatro.

SSML – Scuole Superiori per Mediatori Linguistici

Alternativa all'università SSML

Un’altra alternativa all’università è quella delle SSML, le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici. Consigliamo di valutare un percorso di questo tipo solo se la propria passione sono le lingue. Questa tipologia di istituti sono infatti finalizzate a formare interpreti e traduttori in grado di lavorare sia nell’ambito privato che presso enti e istituzioni di rilievo internazionale.

Le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici prevedono due livelli di formazione differenti:

  • Un primo percorso triennale al quale si può iscrivere con un diploma superiore.
  • Un secondo percorso biennale accessibile soltanto a chi ha conseguito il titolo triennale.

I titoli rilasciati equivalgono a livello giuridico ai “classici” diplomi di laurea rilasciati dalle università che propongono corsi di lingue. Tuttavia, a differenza della maggior parte degli atenei italiani, le SSML sono molto più incentrate sulla pratica per via delle numerose e continue esercitazioni che vengono svolte durante l’anno. Il loro obiettivo è quindi quello di formare giovani in grado di comprendere e tradurre in maniera ottima almeno due lingue, oltre naturalmente all’italiano.

IFTS – Istruzione e Formazione Tecnica superiore

Alternativa all'università IFTS

I percorsi IFTS, ossia di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, sono rivolti ai giovani in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado che vogliono conseguire un titolo altamente specializzato in breve tempo.

La loro durata è compresa infatti tra le 800 e le 1000 ore che vengono erogate in un anno attraverso lezioni teoriche ma soprattutto pratiche. Oltre a essere un’alternativa all’università, gli IFTS possono essere visti anche come un’opzione simile ma leggermente diversa rispetto agli Istituti Tecnici Superiori. La qualifica che si ottiene alla fine degli studi è infatti un certificato di specializzazione tecnica superiore in ambiti che spaziano dall’informatica e alla meccanica fino all’edilizia.

Tutto ciò permette così di inserirsi a livello lavorativo in nicchie ben determinate, motivo per cui un percorso IFTS è indicato a chi:

  • Cerca un percorso di studi post diploma relativamente breve
  • Predilige un metodo di insegnamento più pratico e meno teorico
  • Ha un forte interesse verso un solo ambito ben definito

Nel caso in cui si decida successivamente di approfondire gli studi, è allora utile sapere che i diplomi IFTS consentono poi di proseguire con l’iscrizione a un ITS, in modo tale da ottenere un titolo dal valore ancora maggiore.

Accademia Militare

Alternativa all'università Accademia militare

Tra tutte le strade possibili, l’Accademia Militare è senza alcun dubbio l’alternativa all’università che richiede i maggiori sacrifici e disciplina, già a partire dalle prime fasi di selezione.

In Italia esistono 5 accademie militari, che sono:

  • Accademia militare della Guardia di Finanza a Bergamo
  • Accademia militare dell’Esercito a Modena
  • Accademia dei Carabinieri a Modena e Roma
  • Accademia militare della Marina a Livorno
  • Accademia militare dell’Aeronautica a Pozzuoli

Per potervi accedere è necessario superare un concorso pubblico che prevede diverse prove, sia di cultura generale che fisiche. I tentativi, tuttavia, non sono infiniti: possono infatti partecipare al bando solo i ragazzi e le ragazze tra i 17 e i 22 anni che hanno già conseguito un diploma di maturità.

Quella dell’Accademia Militare è dunque una strada in salita già dagli inizi, ma che apre le porte alla carriera nelle forze armate. Lo scopo di questi Istituti è proprio la formazione dei futuri ufficiali, che corrisponde al grado che si ottiene al termine degli studi della durata di 5 anni. Il titolo che si consegue è inoltre equivalente a una laurea magistrale e permette poi di accedere anche a master di primo e secondo livello specialistici, come ad esempio quello di “Diritto e procedura penale militare” o “Terrorismo e antiterrorismo internazionale”.

Di certo non si tratta dunque di un percorso per tutti, poiché richiede un grande spirito di sacrificio sia durante il periodo di studi vero e proprio che a carriera avviata. La fatica potrà però essere ripagata dalla sicurezza di un’occupazione stabile e dalle ottime prospettive di crescita professionale.

Perché conviene comunque studiare (anche se non si sceglie l’università)?

Nonostante esistano opinioni contrarie, le ultime statistiche sui livelli di occupazione e di retribuzione dimostrano che “un pezzo di carta” oggi ha ancora un forte valore. Ciò non vale solo per i più importanti atenei italiani, e in particolare per facoltà come ingegneria o medicina. Anche scegliere un’alternativa all’università consente di migliorare il proprio futuro lavorativo. Un esempio? Per i corsi ITS il tasso di occupazione a un anno dal termine supera del 10% quello degli studenti appena laureati.

Le differenze, inoltre, si sentono anche a livello di retribuzione. Sempre rimanendo nel campo degli ITS nel 2016 lo stipendio medio di un neo-diplomato era di € 1.180 netti di media (con punte di €1.500 per alcuni corsi), contro una media nello stesso anno di poco più di € 600 per un neo-maturando al suo primo anno di lavoro.

Studiare, quindi, conveniva già un po’ di tempo fa e conviene ancora, e non solo per una semplice questione di “bagaglio culturale”. A prescindere dal fatto che si scelga l’università o una sua alternativa, approfondire le proprie conoscenze dopo la maturità risulta essere un investimento proficuo per il futuro.

Per il colloquio, invece, non è richiesta una preparazione specifica. Sarà tuttavia importante essere in grado di rispondere alle domande poste dai responsabili delle selezioni dimostrando una forte motivazione e una propensione allo studio delle materie previste nel programma di studi. Pertanto bisognerà dare prova di avere consapevolezza del percorso per cui ci si candida e dei possibili sbocchi di lavoro, parlando anche di sé e delle proprie ambizioni, il tutto dimostrando delle buone capacità dialettiche e interpersonali.

Altre informazioni utili da sapere sui test d’ingresso ITS

Le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione dei test d’ingresso ITS possono variare non solo in base all’istituto e al corso scelto, ma anche di anno in anno. Per non farsi trovare impreparati è dunque di fondamentale importanza consultare i bandi aggiornati pubblicati sui canali ufficiali dell’ITS presso il quale si vuole sostenere la prova.

Per partecipare alle selezioni è richiesta l’invio di una domanda di ammissione alle selezioni che deve avvenire nelle modalità e nei tempi riportati sul bando, pena l’esclusione dalla prova. È inoltre obbligatoria l’invio di una scansione del diploma o di altri titoli. I candidati che non hanno ancora conseguito il titolo di studio possono comunque inoltrare la propria domanda allegando un’autocertificazione, che dovrà poi essere successivamente integrata.

In fase di invio della domanda è raccomandabile candidarsi a più di un percorso presso lo stesso ITS, indicando un ordine di preferenza. Così facendo è possibile aumentare le possibilità di essere ammessi in almeno una delle opzioni indicate.

Per qualsiasi altra domanda o curiosità sui test d’ingresso ITS il consiglio rimane comunque sempre quello di contattare direttamente le segreterie delle fondazioni, così da ricevere una risposta chiara ai propri dubbi.