Differenza tra stage e tirocinio: cosa cambia?

 Sommario Differenza tra stage e tirocinioQuando si parla di inserimento nel mondo del lavoro, i termini stage e tirocinio vengono spesso usati come sinonimi. Tuttavia, sebbene simili, queste esperienze presentano alcune differenze che, seppur talvolta minime, implicano comunque alcuni risvolti importanti sia per gli studenti, ma soprattutto per le aziende. 

Vediamo dunque di spiegare meglio la differenza tra stage e tirocinio, anche dal punto di vista contrattuale con i dettagli su durata, finalità ed eventuale retribuzione. 

Cos’è uno stage e cos’è un tirocinio? Le differenze chiave

La differenza tra stage e tirocinio è molto sottile, motivo per cui è importante partire dando una definizione chiara di entrambi i percorsi, così da comprendere al meglio dove stanno i punti di distacco. 

Con il termine “stage” ci si riferisce a una percorso di formazione facoltativo che offre a dei soggetti, solitamente studenti, l’opportunità di acquisire delle competenze pratiche entrando in contatto con il mondo del lavoro. L’obiettivo, però, non è solo didattico ma soprattutto orientativo. Uno stage, infatti, aiuta a orientarsi professionalmente in modo da comprendere che genere di carriera si vuole intraprendere.

Il tirocinio, invece, può essere sia facoltativo che obbligatorio. In alcuni corsi di formazione professionale post diploma (come la laurea o i corsi ITS) il tirocinio è un momento di formazione pratica necessario per poter conseguire il titolo di studio. 

La differenza chiave tra lo stage e il tirocinio sta dunque nell’obbligatorietà: lo stage è facoltativo, mentre il tirocinio è obbligatorio. Tutti e due, dunque, hanno una finalità formativa, ma mentre nel tirocinio questa caratteristica è preponderante nello stage ha invece un rilievo minore. 

Differenza tra stage e tirocinio

Inoltre, le differenze tra stage e tirocinio riguardano anche altre caratteristiche come:

  • La tipologia di contratto
  • La durata
  • La retribuzione

Andiamo dunque ad approfondirle più nel dettaglio. 

Differenza tra stage e tirocinio: le tipologie di contratto

A livello normativo, sia che per attivare uno stage che per attivare un tirocinio è necessario redigere un contratto tra le parti, ossia tra studente, ente formativo (se presente) e azienda ospitante.

In genere gli stage hanno però degli obblighi contrattuali meno “rigidi”, mentre per i tirocini le norme sui contratti sono ben definite da una normativa nazionale e da regolamenti interni regionali. Tali differenze, tuttavia, dipendono molto anche dalla tipologia di stage o di tirocinio.

Differenze di contratto tra stage e tirocinio

Gli stage possono essere:

  • Di orientamento/introduttivo, pensati per aiutare a capire come funziona un contesto lavorativo.
  • D’osservazione, utilizzati dalle aziende per capire se una persona corrisponde a un profilo ricercato.
  • Di inserimento, utilizzati con l’obiettivo di aiutare l’ingresso in un contesto lavorativo. Possono essere rivolti anche a soggetti più svantaggiati, come a persone con disabilità.

Le tipologie di tirocinio esistenti sono invece:

  • Tirocini curriculari, necessari al fine del completamento di un percorso formativo. Sono infatti previsti all’interno dei piani di studio.
  • Tirocini extracurriculari, che fanno eccezione rispetto a tutte le altre tipologie di tirocinio in quanto sono facoltativi. Sono dunque in realtà più assimilabili a degli stage. Vengono svolti da chi ha già conseguito un titolo di studio, ma ha comunque necessità di continuare a formarsi.
  • Tirocini professionalizzanti, che sono obbligatori per alcune professioni, come quelle di avvocato o commercialista. Vengono chiamati infatti anche tirocini di praticantato e permettono di accedere, al loro termine, a esami di stato per ottenere l’abilitazione alla professione. 
  • Tirocini formativi attivi, che prevedono anch’essi un esame finale e che sono specificatamente rivolto ai futuri insegnanti. 

Per ognuno di queste forme di stage e di tirocinio sono previsti contratti di tipo diverso, all’interno dei quali sono però sempre stabiliti tutte le finalità e gli obblighi da rispettare, sia da parte dello stagista/tirocinante che dell’azienda. 

Differenze di durata tra stage e tirocini

Una differenza tra stage e tirocinio risiede anche nella durata. In genere gli stage sono più flessibili e hanno un durata talvolta molto breve. I tirocini, invece, seguono delle linee guida più rigide.

Differenze di durata tra stage e tirocinio

Ecco alcune differenze di durata tra stage e tirocinio: 

  • Stage di orientamento/introduttivo: può avere una durata minima di un solo giorno. Se svolto durante un percorso di studio liceale, ad esempio, non è raro che duri appena una settimana.
  • Stage d’osservazione: durano in media da 1 giorno fino a 5 giorni.
  • Stage di inserimento: hanno una durata massima di 6 mesi 
  • Tirocini curriculari: massimo 12 mesi, con possibilità di proroga. La durata minima varia invece dal piano di studio dello studente.
  • Tirocini extracurriculari: possono avere una durata massima di 6 mesi, al termine dei quali il rapporto si interrompe o viene convertito in un contratto di assunzione. 
  • Tirocini professionalizzanti: hanno una durata variabile stabilita dai regolamenti degli ordini o albi professionali che parte solitamente da un minimo di 6 mesi fino ad arrivare a 18 mesi per avvocati e commercialisti.
  • Tirocini formativi attivi: occupano all’incirca un periodo di tempo di 6-8 mesi. 

Differenze di retribuzione tra stage e tirocini

 

Differenze di retribuzione tra stage e tirocinio

Quando si tratta di parlare di differenze tra stage e tirocini, un altro dei principali aspetti da considerare è la retribuzione. Qui le regole cambiano a seconda della singola tipologia di contratto che si prende in considerazione.

Nella maggior parte dei casi, sia per gli stage che per i tirocini non è prevista una retribuzione. Le aziende possono tuttavia scegliere di offrire dei rimborsi spese, che sono in genere più diffusi nel caso dei tirocini curriculari, mentre sono rari nell’ambito degli stage. 

Fanno tuttavia eccezione i tirocini extracurriculari per i quali la retribuzione è obbligatoria. In tal caso i minimi di retribuzione vengono stabiliti dalla regione, motivo per cui un tirocinio extracurriculare svolto in Piemonte potrà avere una retribuzione diversa rispetto a un altro, di stessa tipologia, svolto invece in Lombardia.

Stage e tirocinio: cosa conviene alle aziende?

Per studenti o neo diplomati la scelta tra uno stage o un tirocinio è dettata da delle ragioni legate al proprio percorso formativo e professionale, che può dunque dipendere dalle personali aspirazioni di carriera. Ma visto dalla prospettiva di un’azienda, che cosa conviene di più tra stage e tirocinio? 

In genere la scelta è dettata da alcune esigenze come, ad esempio, la volontà di ricercare giovani talenti da inserire in azienda. In tale situazione la scelta più adatta si rivela essere il tirocinio curriculare, che non ha alcun costo per le aziende e che permette di conoscere persone ancora nel pieno del loro percorso di studi, con conoscenze teoriche più aggiornate. 

Di questa scelta, tuttavia, spesso a intimorire sono però le pratiche burocratiche, che rispetto a uno stage comportano generalmente delle tempistiche più lunghe. Una soluzione arriva però talvolta direttamente dagli istituti di formazione dai quali i futuri tirocinanti provengono, come accade nel caso dell’ITS Angelo Rizzoli. Qui il reparto amministrativo si occupa interamente della redazione di tutti i documenti, chiedendo all’ente ospitante solo la compilazione dei dati relativi all’azienda.

Se sei quindi un’azienda interessata a ospitare dei tirocinanti  curriculari al fine di trovare nuovi talenti ancora in formazione, puoi contattare subito l’ITS Angelo Rizzoli di Milano al seguente modulo. 

A prescindere da ciò e dalle differenze tra stage e tirocinio, va comunque sottolineato quanto entrambi, se utilizzati nel modo corretto, siano strumenti preziosi per permettere di migliorare i rapporti tra scuola e mondo del lavoro, contribuendo alla crescita professionale e umana di tutti i soggetti coinvolti.